11 marzo 2020

Mercati in crisi? Si è solo chiuso un capitolo di questo grande rialzo

Pubblicato in: Economia & Mercati

“La potenza è nulla senza il controllo”, recitava un celebre spot. Vale anche per i mercati finanziari. E i cali a cui abbiamo assistito in queste settimane ne sono una chiara dimostrazione: le Borse correvano troppo e da troppo tempo, una sbandata era inevitabile.

Le notizie sul Coronavirus hanno iniziato a diffondersi in sordina a gennaio per poi guadagnare una cassa di risonanza sempre maggiore, ma i mercati finanziari, sull’onda dell’euforia accumulata nei mesi precedenti, sono rimasti a lungo indifferenti, continuando a correre senza sosta. Milano, per esempio, ha toccato quota 25 mila punti, rivedendo i livelli del 2008.

Una divergenza che in qualche modo doveva rientrare. E infatti, la diffusione dei casi di COVID-19, prima nei Paesi confinanti con la Cina, poi negli Stati Uniti, in Europa fino all’Italia, ha fatto sì che i mercati guardassero in basso e iniziassero a soffrire di vertigini, prima di scivolare in un’evitabile correzione.


E adesso?

Nervi saldi, non è successo niente di grave: i mercati sono ben forniti di sistemi di sicurezza (in altre parole, le banche centrali) pronti ad attivarsi nei momenti di pericolo. Si è chiuso solo un capitolo di questo grande rialzo.

Il primo “sistema di sicurezza” ad attivarsi è stato quello Banca Centrale Cinese, che ha profuso fiumi di liquidità prima tamponando e ora, grazie anche a stimoli fiscali governativi, tenta di ritornare alla normalità della crescita. Su quest’onda di fiducia la Borsa di Shanghai ha subito avuto una reazione positiva. Nel caso le cose dovessero peggiorare, con le Borse rientrate su livelli più ragionevoli, anche la BCE e la Fed faranno la loro parte, come ha fatto prontamente la People’s Bank of China. Questo perché le banche centrali sono come gli anticorpi per il sistema finanziario: non appena la malattia si palesa, puntualmente si attivano.

Negli ultimi otto anni abbiamo visto che tutte le volte che c’è stata la possibilità di alzare i tassi di interesse è sempre accaduto qualcosa che le ha riportate a più miti consigli, permettendo ai mercati di crescere a velocità moderata tra la minaccia degli aumenti e le promesse dei tagli.

La grande strategia delle banche centrali sembra essere quella di prendere tempo per digerire definitivamente la grave crisi del 2008, somministrando vitamine per incentivare la crescita e anticorpi per sconfiggere le crisi, riportando il paziente dopo una lunga degenza in piena attività autonoma.


Un vademecum per gli investitori

Proprio come sta facendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità per fronteggiare il virus, per evitare scelte errate dovute all’emotività anche noi crediamo sia utile stilare un semplice vademecum comportamentale.

Eccolo qui di seguito.
• Non si vende mai sui ribassi, la storia dei mercati ci insegna che tutte le grandi correzioni sono state un’occasione d’acquisto.
• Non si fa trading, i rendimenti si ottengono solo con investimenti in ottica di lungo termine.
• Non si compra ciò che non si conosce, l’ausilio dei professionisti è indispensabile.
• Non si può pretendere di comprare sui minimi e vendere sui massimi: è come vincere alla lotteria, questione di fortuna.
• Diversificare. Solo così si potranno attutire le fasi di temporanea negatività e cogliere in pieno quelle di positività.

Infine, come dicevamo, nervi saldi: grazie agli anticorpi che saranno attivati da tutte le banche centrali, l’attuale correzione potrebbe aprire una nuova via rialzista ora finalmente sgombra da pericoli.


AVVERTENZA LEGALE: questo è un foglio di informazione aziendale con finalità promozionali che riflette le analisi, effettuate da Banca Mediolanum, sulla base dell’attuale andamento dei mercati finanziari il cui contenuto non rappresenta una forma di consulenza nè un suggerimento per gli investimenti.

NOTA DI REDAZIONE : gli argomenti sono frutto di elaborazione interna.

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