31 gennaio 2022

Il ritorno al futuro di Banca Mediolanum (con la regia di Ferzan Ozpetek)

Pubblicato in: Financial Advise

Vi ricordate quando, non molto tempo fa, abbiamo parlato di branded content? Un contenuto – dicemmo – appositamente pensato e studiato per veicolare uno o più temi o valori su cui l’azienda desidera portare l’attenzione. Si tratta di una strategia che Banca Mediolanum ha fatto sua, non esitando a rivolgersi all’arte cinematografica per sensibilizzare gli spettatori sull’importanza di una buona pianificazione finanziaria e patrimoniale.
Ulteriore prova ne è il nuovo cortometraggio che la banca guidata dall’amministratore delegato Massimo Doris ha presentato a metà novembre a Roma, presso il Cinema Moderno The Space di Piazza della Repubblica. La regia? Affidata nientemeno che a Ferzan Ozpetek, lo stesso Ozpetek de “Le fate ignoranti” e “Mine vaganti”. E il tema del corto? Tenetevi forte, si ritorna al futuro.



Branded content: Il ritorno al futuro secondo Ozpetek (e Banca Mediolanum)


L’attore Filippo Nigro, nel ruolo di padre di un adolescente, traccia una linea tra passato e futuro assumendosi il non facile – ma fondamentale – compito di spiegare il secondo al figlio diciassettenne. Come forse ogni giovane in ogni epoca – specialmente l’attuale, sulla quale incombono sfide di portata epocale – il ragazzo non vede il futuro e si limita a vivere il presente. Più o meno intensamente, più o meno affidandosi alla mediazione dei supporti digitali.
E come ogni giovane in ogni epoca, specialmente l’attuale, il suo rifugio è la cameretta. Un bozzolo – fisico, ma soprattutto emotivo – nel quale entrare non è per niente facile. Ma, alla fine, il padre riesce a trovare la chiave giusta: la storia di un tempo nel quale gli uomini non avevano contezza del futuro e si concentravano esclusivamente sul presente, tanto scintillante quanto labile. Fino al momento in cui nel cielo buio è apparsa una stella, che li ha spinti a prendere consapevolezza del domani e ad agire per tracciare la traiettoria del proprio destino.
E attenzione: ogni passo ha reso la vita degli uomini molto più libera e degna di essere vissuta. Futuro è tante cose: piantare un albero, costruire una casa, dare vita a un sogno. Proprio su queste note si conclude il toccante cortometraggio.



In cammino verso il domani, con lo sguardo alla pianificazione patrimoniale


Il cortometraggio – che si basa su un’idea originale dell’agenzia Armando Testa – è visibile su MediolanumPlay.it, spazio che ospita una selezione dei migliori contenuti video che raccontano il mondo di Banca Mediolanum. “Abbiamo affidato questo film poetico ed elegante alla maestria di un grande regista come Ferzan Ozpetek, il quale da sempre sa cogliere i tratti dell’animo umano e, in questo modo, entra in contatto con le persone”, ha detto l’amministratore delegato di Banca Mediolanum Massimo Doris, protagonista dello spot in onda dal 21 novembre realizzato per accompagnare il corto.
“Attraverso questa operazione, abbiamo voluto superare i canoni e i linguaggi di comunicazione più istituzionali e tradizionali seguendo la strada, già tracciata lo scorso anno, del branded content e divenendo mecenate del cortometraggio d’autore, con la volontà di enfatizzare l’importanza della pianificazione patrimoniale nella programmazione finanziaria del proprio futuro”.



Può un consulente finanziario fare sua la lezione del branded content?


Tutto, nella vita, può essere di ispirazione e lezione. Anche il branded content. Che, come abbiamo accennato sopra e come abbiamo avuto modo di approfondire la volta scorsa, è un contenuto non di informazione ma di emozione. Punta cioè a coinvolgere i suoi destinatari non presentando un prodotto o un servizio e i suoi vantaggi, ma delineando una storia che suscita una risposta emotiva.
Significa che il consulente deve andare dal suo cliente e raccontargli una storia? No, non proprio: significa che per trasferire al cliente un messaggio importante non bisogna per forza enunciare dati, numeri e proiezioni. Un po’ come fa Filippo Nigro nel cortometraggio: è possibile arrivare al nocciolo della questione facendo un giro un po’ più largo, che passa per i sentieri del vissuto emotivo e affettivo.
Esempio: il consulente vuole intavolare un discorso sull’investimento finalizzato a integrare il futuro assegno pensionistico? Le proiezioni possono avere una loro efficacia, senza dubbio. Ma si può partire anche chiedendo al cliente dei suoi genitori, del lavoro che hanno fatto, della vita che hanno costruito insieme, della loro terza e quarta età, di come stanno, della loro salute, del loro tenore di vita. E da lì, domandargli dove e come si immagina lui in futuro e come vorrebbe che lo vedessero i suoi figli. A quel punto, il bisogno di pianificazione patrimoniale vien fuori quasi da sé. E diventa più facile, per consulente e cliente, lavorare insieme per l’obiettivo comune.


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NOTA DI REDAZIONE: gli argomenti e i grafici sono frutto di elaborazione interna.

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