
Operatori ottimisti sulle prospettive dei mercati: il sondaggio Assiom Forex
Gli operatori iniziano il 2025 di buon umore: stando ai risultati dell’ultimo sondaggio Assiom Forex , realizzato a dicembre insieme a Il Sole 24 Ore Radiocor, il sentiment prevalente vede borse europee in rialzo nei prossimi sei mesi e un totale di quattro tagli dei tassi da parte della Bce nel 2025.
Borse europee positive nella prima metà dell’anno
Per quanto riguarda i listini del Vecchio Continente, il 41% degli intervistati ha detto di attendersi un andamento positivo per la prima metà del 2025 (dal 35% della rilevazione di novembre), complici le politiche espansive della Bce e un contesto macroeconomico più stabile. La maggior parte prevede una crescita compresa tra il +3% e il +10% (solo l’1% indica rialzi superiori al 10%), mentre è diminuita la percentuale di chi si aspetta un calo: solo il 21% (rispetto al 28% di novembre) ipotizza perdite fino al -10%. Il 38% degli operatori prevede stabilità, in linea con il sondaggio precedente.
In un contesto di politiche monetarie divergenti tra la Fed e la Bce, il 42% degli intervistati vede un ulteriore indebolimento dell’euro rispetto al dollaro nei prossimi sei mesi, un dato in aumento rispetto al 38% di novembre. Le significative attese per un ulteriore rafforzamento del dollaro, commenta Massimo Mocio, presidente di Assiom Forex, “riflettono il consensus di mercato sull’approccio prudente della Fed, che probabilmente taglierà i tassi in misura inferiore alle aspettative iniziali”. Per il 23% invece (in linea con il sondaggio precedente), l’euro potrebbe rafforzarsi, ma senza un’impennata significativa.
Spread: fiducia in aumento per i prossimi 6 mesi
Il sondaggio di dicembre mette in luce anche un miglioramento delle aspettative sullo spread tra Btp e Bund, indice di un abbassamento del rischio percepito sui titoli di Stato italiani. Nel dettaglio, l’87% degli operatori ritiene che il differenziale non supererà i 150 punti base nei primi sei mesi del 2025 (dal 75% di novembre). La maggior parte (78%) si attende un range tra 100 e 150 punti base, mentre il 9% prevede una riduzione tra 50 e 100 punti. Solo il 13% (contro il 25% del mese precedente) prevede un aumento dello spread oltre i 150 punti.
Bce: quattro tagli in vista, tassi al 2% entro la fine dell'anno
Venendo infine al capitolo tassi, gli operatori si aspettano quattro tagli durante il 2025, dopo la riduzione di 100 punti base già avvenuta nel 2024. Il 51% degli intervistati è convinto che il tasso di riferimento scenderà a 2%, mentre il 26% prevede un tasso al 2,25% e il 22% indica una riduzione al 1,75%. Solo l'1% si aspetta tassi all'1,5%.
Come muoversi in un simile scenario?
Il contesto appare dunque incoraggiante per chi opera sui mercati finanziari, ma non mancano le sfide a livello geopolitico ed economico – basti pensare alle incognite della presidenza Trump, appena iniziata. Per i consulenti, la chiave sarà orientare i propri clienti verso un portafoglio ben diversificato, con un focus sulla gestione del rischio e sull'identificazione delle migliori opportunità del momento, ma che non perda di vista gli obiettivi di lungo termine.