Donne, giovani e longevità: tre sfide per il settore della consulenza finanziaria

Donne, giovani e longevità: tre sfide per il settore della consulenza finanziaria

Pubblicato il 11 giugno 2025 in Financial Advise

I Paesi sviluppati sono alle prese con un’epocale trasformazione demografica a cui si associa, giocoforza, un profondo cambiamento sociale. Si vive più a lungo, in condizioni di salute migliori (si parla in questo senso di longevità); si inizia a lavorare e a fare figli più tardi; i percorsi professionali e di vita sono meno lineari. Tutto questo ha un impatto significativo anche sul modo in cui gestiamo i nostri risparmi. In particolare, per due fasce della popolazione che, storicamente, hanno finora presentato gap patrimoniali e informativi: i giovani e le donne.

È l’ampio tema affrontato nel corso dell’evento promosso dall’OCF (l’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei Consulenti Finanziari) al Salone del Risparmio 2025, intitolato “Donne, giovani e longevità: ripensare il risparmio con nuove prospettive”, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Paola Profeta, Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità all’Università Bocconi di Milano, e Mauro Maria Marino, presidente dell’OCF.


Donne: più longeve ma meno tutelate

Prendiamo per esempio la popolazione femminile: da un lato, diversi studi hanno evidenziato come le donne abbiano un approccio più di lungo periodo e più finalizzato al risultato rispetto agli uomini, specialmente quando si tratta a investimenti per figli e famiglia. 

Dall’altro lato, però, facciamo ancora i conti con un’enorme discrepanza economica e lavorativa, con le donne che – pur vivendo più a lungo – hanno carriere lavorative meno continue e retribuzioni inferiori: basti pensare che ancora oggi in Italia il 33% delle donne lascia il lavoro dopo la nascita di un figlio e il tasso dell’occupazione femminile è intorno al 51/52%. Questo le espone a un rischio maggiore di trovarsi in difficoltà economica, anche e soprattutto nelle fasi avanzate della vita.

Certo, qualcosa sta cambiando rispetto al passato, con una partecipazione femminile al mondo del lavoro in costante crescita (anche nel settore della consulenza finanziaria, come ha sottolineato l’OCF). Ma la strada da percorrere è ancora lunga e per il settore finanziario e assicurativo si tratta di una sfida di non poco conto.


Giovani: tra precarietà e voglia di futuro 

Quanto ai giovani – che sono numericamente sempre di meno per effetto del calo delle nascite – abbiamo di fronte generazioni di nativi digitali con un approccio al mondo del lavoro e a quello del risparmio totalmente diverso rispetto alle generazioni che li hanno preceduti. Pensiamo a quanti ragazzi investono in Bitcoin su piattaforme digitali senza aver mai messo piede in una banca. 

Anche qui, per il mondo della consulenza si apre una sfida, che consiste nel riuscire a intercettare e soddisfare le esigenze nuove dei clienti di domani: è impensabile parlare con un ragazzo di 25 anni utilizzando lo stesso approccio adottato con suo padre o con suo nonno. Insomma, per offrire consulenza nel prossimo futuro è necessario un cambio di prospettiva, che parte necessariamente dall’educazione finanziaria: nelle scuole, sul lavoro e, in generale, nei momenti cruciali nella vita di un individuo.


Consulenti finanziari: come raccogliere la sfida

Anche dal punto di vista dei professionisti del risparmio, la crescente attenzione alla longevità – e a tutte le sue implicazioni – mette in evidenza l’importanza della formazione dei consulenti finanziari e la necessità di aggiornare le proprie competenze. In questo senso, l’aumento di donne e giovani tra le file dei professionisti – documentato nell’ultima Relazione Annuale dell’OCF – può portare a bordo nuove idee e approcci alla consulenza finanziaria, più in linea con le esigenze di una clientela sempre più diversificata.


Investire per obiettivi: un cambiamento culturale 

Alla luce di quanto detto fin qui, un approccio all’investimento più orientato agli obiettivi rappresenta un cambiamento non di strategia, ma di prospettiva, che mette al centro la persona e i suoi progetti di vita. Donne e giovani rappresentano una sfida, ma anche una grande opportunità per il mondo della consulenza finanziaria, chiamato a diventare sempre più empatico, formativo e orientato ai reali bisogni del cliente e al lungo termine.


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