17 novembre 2019

Una settimana all’insegna dell’educazione finanziaria

Pubblicato in: Vademecum

● Fase 1: al potenziale cliente vengono prospettati rendimenti superiori ai tassi di mercato e per giunta in tempi brevi.
● Fase 2: passato poco tempo, il cliente ottiene il rimborso di una parte della somma investita e si convince che il sistema funziona.
● Fase 3: avuta notizia di ciò grazie al passaparola, altre persone entrano nel giro versando il denaro necessario per effettuare l’“investimento”, inconsapevoli che in realtà verrà utilizzato per pagare i vari corposissimi “interessi”.
● Fase 4: Le richieste di rimborso surclassano i nuovi versamenti e la truffa si interrompe. 

È il famigerato “Schema Ponzi”, messo in atto a Boston circa un secolo fa dall’italiano Carlo “Charles” Ponzi e tante volte riproposto da altri truffatori nei decenni successivi, fino ai giorni nostri. Poi oggi ci sono le immense possibilità offerte dall’online: ed è proprio da lì che arrivano le nuove minacce al risparmio. Come difendersi?



Mai più investitori sprovveduti
La CONSOB ha proposto anche quest’anno la Settimana Mondiale dell’Investitore, campagna di educazione finanziaria che è giunta alla sua terza edizione: un intenso calendario di lezioni, conferenze e perfino spettacoli teatrali, da lunedì 30 settembre a domenica 6 ottobre, per raggiungere un pubblico di giovani adulti, anziani, donne e imprese. 

Obiettivo della Settimana Mondiale dell’Investitore è assicurare a tutti i partecipanti gli strumenti per fare scelte economiche e finanziarie consapevoli e per migliorare il proprio benessere.

Quest’anno si è parlato di riciclaggio, usura, frodi fiscali, truffe, Fintech, sostenibilità, pianificazione, servizi d’investimento e previdenza complementare. L’obiettivo ancora una volta è stato appunto quello di allargare il più possibile le conoscenze finanziarie degli italiani e mettere a loro disposizione gli strumenti minimi non solo per proteggersi dalle truffe ma anche per pianificare al meglio la gestione del denaro per i vari bisogni, dall’acquisto della casa agli studi, senza trascurare la pensione e la raccolta di capitali per le piccole e medie imprese. E proprio in questo contesto si è parlato della celebre truffa ideata da Ponzi, portata in scena a teatro e raccontata così agli studenti. Una truffa finanziaria da oltre 50 miliardi di dollari, così convincente da essere replicata molte altre volte negli anni successivi (e fino ai giorni nostri sul web o al telefono). Nella rete di Ponzi caddero 40.000 risparmiatori di Boston, attratti dalla prospettiva rendimenti altissimi che però, come abbiamo visto, erano solo specchietti per le allodole.



Numeri poco lusinghieri
Attrezzare i risparmiatori affinché si difendano dai canti delle sirene, ma soprattutto trasmettere loro una cultura finanziaria.

Cosa porta la CONSOB a ritenere che ce ne sia tanto bisogno? Semplice: i numeri. Il Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane ci rivela che “in media un intervistato su due non è in grado di definire correttamente nozioni finanziarie di base” e il dato scende a meno di uno su cinque nel caso di concetti avanzati. 

In altre parole, un intervistato su due fa una fantozziana figura quando tenta di spiegare che cos’è la “diversificazione”, cos’è un “mutuo” o che cosa si intenda per “inflazione”. In tutto questo, meno del 40% degli interpellati sa spiegare cos’è la rischiosità delle azioni e solamente uno su cinque riesce a mettere a fuoco il rapporto tra rendimento e prezzo di un’obbligazione. Per non parlare poi degli investimenti etici e socialmente responsabili, che il 60% del campione sentito per la stesura del Rapporto 2018 sulle scelte di investimento delle famiglie italiane ha dichiarato di non aver mai nemmeno sentito nominare.



Un mese di formazione
La Settimana Mondiale dell’Investitore, coordinata in Italia dalla CONSOB, fa parte del progetto internazionale World Investor Week (WIW), lanciato tre anni fa dalla IOSCO, l’International Organization of Securities Commissions, che riunisce le autorità di regolamentazione e vigilanza sui mercati finanziari di oltre 100 Paesi, 89 dei quali hanno aderito alla WIW. Al contempo, la Settimana Mondiale dell’investitore rientra nel Mese dell’Educazione finanziaria, progetto avviato in ambito nazionale nell’ottobre di due anni fa dal Comitato per l’Educazione Finanziaria: 500 appuntamenti in tutta Italia, che interessano tutte le Regioni, 82 Provincie e 178 Comuni. L’offerta di eventi educativi è cresciuta di oltre il 50% rispetto all’anno scorso, così come l’interesse “social”, con i follower della pagina Facebook del Comitato per l’Educazione Finanziaria che oggi si attestano a quota 12.000. “Vogliamo lavorare per aumentare la sensibilità e la consapevolezza verso i temi finanziari, assicurativi e previdenziali”, ha detto la professoressa Annamaria Lusardi, direttore del Comitato Edufin. In questo senso, il consulente finanziario può dare il suo contributo, considerando che, come ha fatto notare il presidente di Assoreti Paolo Molesini al Convegno 2019 dell’associazione, “si pone sempre più come educatore del cliente”.


● https://www.familybanker.it/blog/indagine-consulenza-finanziaria/
● http://www.consob.it/documents/46180/46181/rf2018.pdf/276cd341-adfe-449c-b8df-c6205d82de27


NOTA DI REDAZIONE: gli argomenti, le immagini e i grafici sono frutto di elaborazione interna.
 
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