Ritorno in grande del Salone del Risparmio, tra innovazione e Capitale Umano
Picchi di volatilità, shock dei prezzi, tassi di interesse in rialzo, pandemia che condiziona ancora pesantemente le catene di approvvigionamento, e la parola recessione che da qualche tempo ha ricominciato a fare capolino sui media. Nel suo intervento alla plenaria di apertura del Salone del Risparmio 2022, che si è svolto al MiCo di Milano dal 10 al 12 maggio, il presidente di Assogestioni Carlo Trabattoni ha tracciato le linee di uno scenario sicuramente molto articolato. “Come Assogestioni e come industria, siamo pronti a ricoprire un ruolo centrale e strategico nei prossimi anni, a supporto dei nostri clienti e dei loro obiettivi”, ha assicurato.
E poi due parole chiave: disciplina e determinazione. Quello che abbiamo di fronte “è uno scenario che, come investitori, dobbiamo affrontare con un approccio cauto ma non timoroso, con disciplina e determinazione”. Nella consapevolezza che le premesse sono incoraggianti.
“Il risparmio gestito in Italia non è mai stato così forte: oltre 2.500 miliardi di masse gestite alla fine del 2021, cinque anni prima erano meno di 2.000”. E una raccolta pari a 93 miliardi di euro nell’anno passato. “Una crescita importante e non isolata, poiché l’intero mercato europeo negli ultimi dieci anni ha registrato un significativo sviluppo, grazie soprattutto alla consapevolezza del segmento retail”.
Salone del Risparmio 2022: buona prova del risparmio gestito nello scorso anno, e adesso?
“Dobbiamo proseguire in tale direzione”, ha detto Trabattoni. Seguendo però alcune direttrici: cliente al centro – e in questo vale l’esempio del fondatore di Banca Mediolanum Ennio Doris, che Trabattoni ha citato proprio in merito al tema della centralità del cliente – fisco e nuovi incentivi al risparmio a lungo termine; semplicità delle proposte di investimento e trasparenza. D’altra parte, con i rialzi inflazionistici in corso, l’unica risposta possibile è investire in prodotti in grado di offrire rendimenti che battano quella che a tutti gli effetti è una “tassa occulta”.
Il mercato italiano del risparmio gestito è tra i più evoluti in Europa, ha aggiunto Trabattoni, “in grado di combinare un’ampia varietà di prodotti con l’eccellente qualità della consulenza finanziaria. Tuttavia, non possiamo ignorare le statistiche di organismi internazionali, che ancora certificano la limitata preparazione degli italiani sui temi finanziari”. Confermato quindi l’impegno per l’educazione finanziaria.
E ancora, la digitalizzazione: in che modo i nuovi strumenti possono essere di supporto all’industria? Poi l’affermazione delle soluzioni alternative, incarnate dai private markets, l’innovazione, la sostenibilità e, appunto, il Capitale Umano. Tema al quale è stata dedicata questa edizione del Salone.
Nella plenaria di apertura è intervenuto, fra gli altri, il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao. Nel suo intervento video ha sottolineato: “La sfida per il futuro sarà sostenere e promuovere lo sviluppo tecnologico e bilanciare le esigenze dei risparmiatori, che vanno tutelati, e degli operatori che operano nella finanza affinché possano sviluppare nuove idee e rendere il mercato sempre più efficiente”.
Mercati, investimenti, protezione: Banca Mediolanum al Salone del Risparmio Milano 2022
Anche per Banca Mediolanum quest’anno si è rinnovato l’appuntamento con il Salone del Risparmio maggio 2022. Partner dell’evento, la Banca ha offerto una serie di appuntamenti speciali in diretta streaming. Nel media corner, i manager del gruppo si sono alternati per parlare di valore del multi-manager (con Furio Pietribiasi, ceo di Mediolanum Asset Management), Wealth Care (con Alberto Martini, direttore wealth management della Banca), buona pianificazione (con Stefano Volpato, (direttore commerciale di Banca Mediolanum), rinascimento lavorativo (con Antonio Gusmini, direttore HR della Banca).
Ma anche di sostenibilità (con Edoardo Fontana Rava, direttore centrale investment & protection BM), centralità della clientela (con Gianluca Bosisio, direttore generale di Banca Mediolanum), oltre che di geoeconomia e mercati finanziari (con Vittorio Gaudio, direttore Asset Management della Banca), etica nel fare Banca (con il presidente Giovanni Pirovano) e punti fermi in un mondo che cambia (con l’amministratore delegato Massimo Doris).
Un vero e proprio viaggio nei valori, nel ricordo del fondatore Ennio Doris, ma anche un viaggio nei grandi temi dell’economia e dell’attualità. “Quando le cose vanno bene, il consulente finanziario è importante, ma quando vanno meno bene diventa fondamentale, cruciale”, ha sottolineato Massimo Doris.
L’amministratore delegato è stato anche tra i protagonisti di “Uno sguardo al futuro”, nuovo appuntamento della serie di incontri organizzati dalla Banca per analizzare il contesto internazionale delineato dall’attuale crisi. Guidati dalla conduzione di Andrea Cabrini, direttore di Class CNBC, Massimo Doris e i suoi ospiti, tra i quali il presidente di Assogestioni Trabattoni, si sono soffermati sui comportamenti che è più opportuno adottare in questa fase.
Una fase complicata, forse, ma non insormontabile né priva di opportunità. E da affrontare, per tornare alle parole del presidente Trabattoni, con disciplina e con molta determinazione.