Raccolta e patrimonio delle reti: 2019, un anno da record
Nuovo storico record per le reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede: nel 2019 il patrimonio dei clienti si è avvicinato ai 620 miliardi di euro. Per quanto riguarda la raccolta, a dicembre si è attestata sui 4,2 miliardi, miglior risultato degli ultimi 30 mesi: nell’intero anno si è arrivati così a 34,9 miliardi di raccolta, più della metà dei quali indirizzati ai prodotti del risparmio gestito.
Questo è quanto è emerso dagli aggiornamenti pubblicati a febbraio da Assoreti, l’Associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti. Ma andiamo a fare il punto sui numeri dello scorso anno.
Focus sulle consistenze patrimoniali
A fine dicembre il patrimonio finanziario affidato alle reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede è cresciuto del 3,1% rispetto al trimestre precedente e del 14,5% in confronto allo stesso periodo dell’anno prima.
Una felice tendenza che ha toccato sia il risparmio gestito sia quello amministrato. Nel dettaglio:
• con 440,1 miliardi di euro, il risparmio gestito ha riportato un aumento del +3,9% trimestre su trimestre e un +13,9% a campione costante su dicembre 2018;
• il risparmio amministrato, con 179,7 miliardi, ha registrato un aumento congiunturale dell’1,3% e del +16,1% a campione costante su dicembre 2018.
Il patrimonio degli OICR sottoscritti direttamente s’è attestato a 206,1 miliardi di euro, con un’incidenza complessiva sul portafoglio totale del 33,2%. La valorizzazione delle gestioni collettive aperte di diritto estero è risultata pari a 180,4 miliardi, equivalenti a una fetta del 29,1% del portafoglio: su questo fronte, la variazione trimestre su trimestre è stata del +3,8%, un dato che riflette la buona prova dei fondi tradizionali (+3,9%) e dei fondi di fondi (+3,2%).
Su anche il NAV degli OICR aperti italiani, attestatosi sui 23,4 miliardi, con una crescita dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. I fondi chiusi mobiliari, dal canto loro, hanno raggiunto una valorizzazione complessiva pari a 1,9 miliardi, con un +29,3%.
Prodotti assicurativi e previdenziali
In questo caso il patrimonio è salito a 169,8 miliardi, evidenziando una crescita del 4% e un’incidenza del 27,4% sul portafoglio complessivo.
E se il valore patrimoniale delle unit-linked si è portato sugli 87,8 miliardi (+3,7%), quello delle polizze vita tradizionali ha raggiunto i 42,6 miliardi (+2,7%), mentre la valorizzazione delle polizze multiramo è risultata pari a 25 miliardi (+6,9%) e la componente prettamente previdenziale si è attestata sui 14,4 miliardi (+4,8%).
E le gestioni individuali? Qui il patrimonio si è attestato a 64,2 miliardi (+4,2%), con un’incidenza sul portafoglio totale pari al 10,4%. In particolare:
• le GPF, con il loro +7%, hanno agganciato una valorizzazione di 27,6 miliardi;
• le GPM sono salite a 36,6 miliardi, con un più contenuto +2,1%.
Nell’ambito del risparmio amministrato, il portafoglio titoli si è portato a 83,5 miliardi di euro (+1,6%), incidendo per il 13,5% sul portafoglio totale: balzo per la valorizzazione di titoli azionari ed ETF, mentre è scesa quella dei titoli di debito e dei certificates.
La liquidità in portafoglio ha raggiunto i 96,2 miliardi di euro (+1%) rappresentando il 15,5% del patrimonio totale.
E per quanto riguarda la raccolta?
I volumi netti d’attività, in crescita del 16,4% rispetto all’anno prima, hanno segnato il secondo miglior risultato di sempre realizzato dalle reti.
Il 58% delle risorse nette investite nell’anno ha coinvolto i prodotti del risparmio gestito con un ammontare pari a 20,3 miliardi di euro, in crescita del 51,9% rispetto al 2018. I prodotti in regime amministrato, dal canto loro, hanno totalizzato 14,7 miliardi di euro, giù del 12% rispetto all’anno prima.
Risparmio gestito prodotto per prodotto
Più nel dettaglio, nell’ambito del risparmio gestito il 58,6% degli investimenti netti ha coinvolto il comparto assicurativo, con volumi di raccolta pari a 11,9 miliardi e un +40,5% rispetto al 2018.
I premi netti versati sulle polizze vita tradizionali hanno quasi raddoppiato rispetto al 2018 (+85%), posizionandosi a 4,9 miliardi di euro. Gli investimenti netti sui prodotti assicurativi a contenuto finanziario, dal canto loro, hanno totalizzato 6,9 miliardi (+19,9%): 3,4 miliardi sulle unit linked (+30,9%) e 3,5 miliardi sulle multiramo (10,8%).
Positivo e in crescita il bilancio degli OICR, a 4,8 miliardi (+13,7%), con le risorse concentrate sulle gestioni collettive aperte domiciliate all’estero, e anche quello dei fondi chiusi mobiliari che investono sui mercati privati, con risorse nette pari a 713 milioni (+59,9%). Negativo, invece, il bilancio annuale sui fondi aperti di diritto italiano (-305 milioni). La raccolta netta sulle gestioni patrimoniali individuali è stata di 2,7 miliardi di euro: focus sulle gestioni patrimoniali in fondi, con una raccolta netta di 2,8 miliardi, mentre sulle gestioni patrimoniali mobiliari sono prevalsi i disinvestimenti netti (-125 milioni).
Fondamentale infine l’apporto delle reti ai fondi chiusi mobiliari che investono sui mercati privati, con un 47,5% delle sottoscrizioni nette totali sui fondi private markets.
Chiudiamo con il risparmio amministrato
Il saldo delle movimentazioni sugli strumenti finanziari in regime amministrato è stato positivo per 1,7 miliardi di euro, ma in netto calo rispetto al 2018 (9,2 miliardi): bene certificates, titoli azionari, ETF e titoli obbligazionari, rendiconto fortemente negativo invece per i titoli di Stato.
La raccolta annuale in liquidità è stata positiva per 13 miliardi di euro (+73,3% rispetto al 2018).