Prevedere il futuro è sempre un esercizio molto difficile. Prendiamo per esempio tutte le grandi crisi finanziarie o tutte le bolle pronosticate negli ultimi anni e che, puntualmente, non si sono avverate. O quelle di cui abbiamo pagato il prezzo e che ben pochi – o nessuno – avevano previsto. Esistono però alcuni fenomeni dei quali possiamo ragionevolmente intuire l’evoluzione. Sono i cosiddetti Megatrend, le grandi tendenze in atto già oggi.
Trasformazioni epocali della nostra società, destinate a proseguire per decenni . Pensate per esempio al cambiamento climatico, alla transizione energetica, ma anche all’intelligenza artificiale o all’invecchiamento della popolazione. Fili ben definiti, ma intrecciati tra loro in una trama molto fitta e in un altrettanto fitto ordito.
Sono tutti fenomeni reali che, salvo imprevedibili colpi di scena, continueranno ad accompagnarci ancora per molti anni. Per questo è possibile investire nei Megatrend con la presumibile certezza di ottenere – attraverso la necessaria pazienza, disciplina e costanza – ritorni soddisfacenti. Di alcuni di questi fenomeni abbiamo già scritto su questo blog. Oggi vogliamo concentraci su una tendenza che molti esperti chiamano “Nutrition”.
La dieta del futuro? È molto più di questo: c’entrano una popolazione in aumento, con conseguente incremento della domanda, e l’imperativo categorico di ripensare la produzione e lo sfruttamento delle risorse per limitarne gli impatti sul clima e sull’ambiente.
Una popolazione che cresce e un’alimentazione che va ripensata
Il dato di partenza è l’aumento delle bocche da sfamare. Le ultime proiezioni dell’ONU, pubblicate a luglio del 2022, ci dicono che la popolazione mondiale potrebbe toccare quota 8,5 miliardi di persone nel 2030, per poi salire a 9,7 miliardi nel 2050 e a 10,4 miliardi nel 2100 . Considerando che oggi nel mondo siamo circa 8 miliardi di persone, è praticamente già certo che la richiesta di accesso a un’alimentazione sana, nutriente e prodotta in modo sicuro crescerà proporzionalmente.
Secondo le previsioni del World Economic Forum, entro il 2050 la domanda di cibo aumenterà del 50% rispetto a quella attuale. In contemporanea, stanno avvenendo altri fenomeni con impatti rilevanti nel settore dell’alimentazione, tutti in qualche modo collegati tra loro. I cambiamenti climatici, per esempio, stanno rendendo meno produttivi i terreni di parecchie zone del globo, con conseguenze sull’offerta di cibo disponibile e sui relativi prezzi.
Non solo. L’età media della popolazione nei Paesi più ricchi sta aumentando e, in parallelo, cresce la quota di persone in stato di obesità e sovrappeso: condizioni che, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, solo all’interno dell’Unione Europea si stima abbiano un ruolo in più di 1,2 milioni decessi ogni anno, pari a oltre il 13% della mortalità totale nella regione.
Nutrizione: è in crescita la richiesta di cibi sani e sostenibili per l’ambiente
Questi fenomeni stanno però portando in dote una tendenza che si traduce in un mutamento nella sensibilità e nelle scelte dei consumatori. Aumenta la domanda di cibo prodotto in modo sostenibile e sono – e saranno – sempre di più le persone che scelgono cibi sani, con percentuali di zuccheri e grassi più contenute rispetto al passato. Tutto ciò sta rimodellando gli standard dell’industria alimentare globale, alle prese con lo sviluppo di nuove soluzioni per soddisfare le preferenze dei consumatori e affrontare le altre sfide poste dai numeri che abbiamo riepilogato poco fa.
Spazio quindi a cibi a base di insetti, carne coltivata in laboratorio, agricoltura di precisione, prodotti biologici, digitalizzazione della catena alimentare, packaging sostenibile per l’ambiente, nuove tecnologie per ridurre gli sprechi, maggiore domanda di test e certificazioni per verificare la qualità dei prodotti. Queste sono solo alcune delle novità che, secondo vari studi internazionali, si cristallizzeranno nei prossimi anni andando a consolidare il Megatrend della nutrizione.
Sintonizzarsi sul futuro: il ruolo del consulente finanziario è cruciale
Per chi decide di investire su questa tendenza, un’opzione può essere quella rappresentata dai fondi dedicati al tema della Nutrition: consentono di prendere esposizione su varie aziende del comparto destinate a beneficiare di questa macrotendenza, diversificando però il rischio dell’investimento. Come sempre, anche in questo caso il ruolo del consulente finanziario è cruciale nell’aiutare l’investitore a trovare la giusta destinazione per i propri risparmi comprendendone rischi e opportunità. Per essere già oggi sintonizzati con il futuro che si avvicina a grandi passi e con il regime alimentare che verrà.
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