Cosa dire ai clienti quando i mercati viaggiano sui massimi?

Cosa dire ai clienti quando i mercati viaggiano sui massimi?

Pubblicato il 22 ottobre 2025 in Financial Advise

Tra dazi, tensioni geopolitiche e un’inflazione che fatica a rientrare nei ranghi (specialmente negli Stati Uniti), le incognite sui mercati non mancano di certo. Eppure, sembra che nulla sia in grado di fermare la corsa degli indici azionari. Lo statunitense S&P 500 tocca di continuo nuovi massimi storici e viaggia ormai sopra i 6.500 punti, con un +12,7% dall’inizio dell’2025 e un +54% negli ultimi due anni (dati Investing.com al 18 settembre).


Uscire dal mercato prima del crollo: è una strategia vincente?

E così, già da un po’, è iniziata a serpeggiare una sottile inquietudine tra gli investitori che, sentendosi ormai vicini al punto più alto delle montagne russe, temono un’imminente discesa vertiginosa. E, memori dell’adagio di Wall Street “buy low and sell high”, si domandano se non sia il caso di monetizzare i guadagni o, per chi si appresta a investire, se non sia meglio aspettare una discesa dei corsi azionari. Ma sarebbe un errore perché, in realtà, quello che conta non è il timing, bensì il tempo dell’investimento.

Cosa dire, dunque, per far capire questo concetto a un cliente che si mostra scettico di fronte all’idea di investire quando i mercati viaggiano sui massimi?


I massimi di mercato non sono poi questa grande novità

Tanto per cominciare, diverse simulazioni condotte su dati storici(1) mostrano che chi ha investito quando il mercato era su nuovi massimi ha ottenuto in media rendimenti simili o addirittura migliori rispetto a chi ha investito in un qualsiasi altro giorno a caso del ciclo di mercato. Del resto, il raggiungimento di “nuovi massimi” sul mercato non è un evento così straordinario: secondo un’analisi di BlackRock(2), dal marzo del 1957 alla fine del 2024 l’indice S&P 500 ha registrato in media 18 nuovi massimi all’anno.

Va detto poi che non soltanto non esiste un momento “giusto” per entrare nei mercati, ma i tentativi di azzeccare il timing perfetto di ingresso e uscita rischiano addirittura di rivelarsi controproducenti. Il motivo è molto semplice: i fattori che influenzano i movimenti del mercato sono talmente tanti ed eterogenei – e i cambi di direzione talmente improvvisi e imprevedibili – che è veramente difficile cogliere il momento perfetto prima del crollo (per uscire) o del rimbalzo (per rientrare).

E trovarsi fuori dal mercato quando inizia la ripresa può costare caro. Un’analisi di T. Rowe Price(3) mostra il rendimento ottenuto da diecimila dollari investiti 20 anni fa nell’indice S&P 500 in tre scenari differenti (dati al 31 dicembre 2024): restando sempre investiti, perdendosi i dieci giorni migliori e perdendosi i venti giorni migliori. Se nel primo caso il capitale finale era cresciuto fino a 61.750 dollari, nel secondo era di appena 22.871 dollari. E nel terzo, perdendo i venti giorni migliori, il periodo si è concluso addirittura con un capitale inferiore a quello iniziale.

Grafico a barre che mostra l’impatto di perdere i giorni migliori di investimento sull’S&P 500 dal 2005 al 2024. Con 10.000 dollari iniziali: sempre investito = 61.750 $, perdendo 10 giorni migliori = 22.871 $, perdendo 20 giorni migliori = 9.724 $. Fonte: T. Rowe Price, S&P.


L’economia tiene, nonostante tutto

C’è dell’altro. Per quanto – e lo abbiamo accennato – i motivi di incertezza non manchino nello scenario globale, non è così scontato che il rally stia per finire: diversi analisti stanno alzando le stime per l’S&P 500(4), incoraggiati in questo da utili aziendali robusti e dal rinnovato entusiasmo attorno all’Intelligenza Artificiale. Il motivo di tanto ottimismo è presto detto: nonostante tutto, l’economia continua a mostrare segnali positivi.

Secondo Goldman Sachs, il PIL mondiale dovrebbe crescere del 2,7% nel 2025, mentre l’economia statunitense è vista avanzare del 2,5% (il dato sul PIL reale USA è stato pari al 3% nel secondo trimestre dell’anno). Inoltre, gli utili aziendali restano solidi: nel secondo trimestre del 2025, circa l’82% delle aziende dell’S&P 500 ha superato le stime sugli utili per azione (EPS), e il 79% ha registrato ricavi superiori alle previsioni degli analisti(5), mentre la stima media di consenso sugli utili 2025 e 2026 è stata corretta al rialzo(6).


Come resistere alla tentazione di fare un po’ di market timing?

La risposta è semplice: concentrandosi su altro e, nello specifico, sui grandi capisaldi dell’investimento. Quindi, selettività, diversificazione e focus sui fondamentali. Restando sempre concentrati sugli obiettivi di lungo periodo. Un atteggiamento, quest’ultimo, che azzera il rumore di fondo dei movimenti a breve e che aiuta ad allargare lo sguardo su ciò che conta davvero.


1) mfs.com, schroders.com, bny.com
2) blackrock.com
3) troweprice.com
4) bloomberg.com
5) blackrock.com
6) rbcwealthmanagement.com



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