06 agosto 2024

Dall’IA all’economia reale: Consob spegne 50 candeline e guarda al futuro

Pubblicato in: Financial Advise

Intelligenza Artificiale (che può essere una valida alleata per il settore del risparmio), ma anche sostenibilità e supporto all’economia reale. La Consob a giugno ha festeggiato i suoi primi 50 anni di attività, ma nella relazione annuale del presidente Paolo Savona l’autorità guarda già alle sfide del futuro.



Intelligenza Artificiale, un potenziale alleato per la consulenza finanziaria

Per garantire una gestione razionale del risparmio, ha detto il presidente Savona , “è auspicabile che si passi da scelte di investimento basate su tecniche tradizionali o valutazioni prevalentemente soggettive a scelte basate sulle moderne tecniche di Intelligenza Artificiale e sugli strumenti di raccolta ed elaborazione delle informazioni, per propiziare una maggiore remunerazione netta del risparmio, incentivandone l’auspicato incanalamento verso le iniziative produttive”.
In altre parole, i professionisti del risparmio non dovrebbero guardare la rivoluzione guidata dall’IA – che sta entrando nel vivo – come una minaccia. Ma accogliere piuttosto l’innovazione tecnologica come una valida alleata per rendere più efficiente il proprio lavoro.
Delegandole l’elaborazione dei dati e liberando spazio per una migliore interazione con i clienti. “I principali leader di queste innovazioni disputano sui tempi in cui sarà pronta una rivoluzione informatica per ogni aspetto della vita economica e sociale: i più ottimisti sostengono che lo è già e i meno che lo sarà entro il decennio in corso”, ha aggiunto il presidente della Consob.
Savona ha offerto numerosi spunti anche per le imminenti sfide del mercato dei capitali italiano: riformare il Testo Unico della Finanza (TUF), fermare l’emorragia di società che scelgono di abbandonare Piazza Affari, rilanciare l’economia reale.



L’importanza di mettere l’economia reale al centro 

La necessità di spostare il baricentro del risparmio sull’economia reale è un tema di grande rilievo per l’autorità, che ha sottolineato la necessità di innescare nuovi investimenti: più impatto sulle attività produttive e sull’utilizzo delle risorse per creare beni e servizi, meno sull’economia finanziaria.
Il numero uno della Consob ha specificato che incanalare il risparmio sui mercati potrebbe rafforzare le quotazioni su Euronext Milan e le nuove ammissioni su Euronext Growth Milan, frenando il delisting delle società dal mercato azionario.
Savona ha spiegato come questa operazione svolga “anche la funzione di proteggere il risparmio investito in piani che soddisfano i bisogni del ciclo vitale degli individui e delle famiglie, con un potenziale alleggerimento delle pressioni assistenziali che gravano sui bilanci pubblici”.
In definitiva, secondo la Consob, il risparmio andrebbe posto in prima linea negli sforzi politici ed economici, con un’attenzione simile a quella prestata alle politiche monetarie e ai nuovi strumenti finanziari, per garantire la stabilità degli investimenti e prevenire attacchi esterni o momenti di crisi. Per tutelarlo, è necessario che non vengano garantiti solo i depositi, ma anche “le altre passività delle banche, potenzialmente destinate al finanziamento degli investimenti reali”.



Titoli di Stato e mercato azionario sotto i riflettori

L’intervento ha naturalmente ricompreso anche uno sguardo al contesto macroeconomico italiano, che Savona ha indicato come “resiliente”. Nonostante il buono stato dell’economia italiana e il serbatoio del risparmio interno, però, in questi anni il livello dello spread ha faticato a scendere.
La discesa, ha osservato la Consob, è “finalmente emersa nei primi mesi del 2024, anche per la buona accoglienza dei titoli di Stato da parte dei risparmiatori italiani, seguita da una ripresa di attenzione da parte dell’estero”.
Un risultato che dovrebbe tradursi, secondo Savona, in un innalzamento del rating sul debito pubblico italiano, “alleviando l’onere sulla crescita reale dovuto al maggiore costo dell’indebitamento pubblico e così innalzando il livello del reddito potenziale”.
I titoli di Stato restano uno strumento molto apprezzato in Italia, in maniera superiore rispetto al mercato azionario: stando ai dati, le contrattazioni di queste obbligazioni pesano per quasi tre quarti del totale.
Quanto a Borsa Italiana, di recente “ha toccato gli 835 miliardi di capitalizzazione, avvicinandosi ai picchi del 7 giugno 2006 e del 6 marzo 2000 (870 miliardi)”. Il dato relativo a fine maggio 2024 è un’ulteriore crescita rispetto ai 754 miliardi di capitalizzazione sul segmento principale”, ha sottolineato Savona segnalando il risultato dell’indice FTSE MIB, “tornato dopo più di un decennio oltre i 35mila punti”.
Tuttavia, secondo l’autorità il rapporto tra capitalizzazione del mercato e Prodotto Interno Lordo è ancora basso: il listino vale circa il 40% del PIL e l’obiettivo è spingere gli italiani a guardare con più interesse al mercato italiano per i loro risparmi.



Investire per l’economia e per il ciclo di vita: le sfide della consulenza

Maggior coinvolgimento negli investimenti per l’economia reale, maggiore attenzione ai piani che soddisfino i bisogni del ciclo vitale degli individui e delle famiglie, focus sui titoli di Stato sì, ma senza tralasciare il potenziale del mercato azionario, in Italia così come altrove, nella logica di una diversificazione che non può mancare in nessun portafoglio di investimento: Consob traccia la direzione non solo del risparmio, ma anche della consulenza chiamata ad assisterlo.
Secondo un approccio che guardi ai reali bisogni non solo del Paese, ma anche della persona e della sua famiglia. Con la tecnologia a fare da – ormai irrinunciabile – supporto.


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