Fed nel mirino: ma come funziona la banca centrale statunitense?

Fed nel mirino: ma come funziona la banca centrale statunitense?

Pubblicato il 24 settembre 2025 in Vademecum

Negli ultimi mesi si è parlato spesso di una questione piuttosto delicata: l’indipendenza delle banche centrali dalle interferenze della politica. E se ne è parlato perché la più importante banca centrale del mondo – la Federal Reserve statunitense – è alle prese con pressioni sempre più insistenti da parte dell’amministrazione Trump, che chiede una virata in chiave decisamente più espansiva della politica monetaria.

L’inquilino della Casa Bianca le sta provando davvero tutte per convincere il presidente della Fed, Jerome Powell, ad allinearsi ai desideri del governo: dalle minacce di licenziamento a un vasto repertorio di critiche più o meno velate. Non solo. Nel tentativo di rafforzare la sua influenza sulla banca centrale, Trump ha da un lato annunciato la nomina nel board del suo fedelissimo Stephen Miran, che intende mantenere il doppio ruolo (alla Casa Bianca e dentro la Fed), e dall’altro ha deciso di rimuovere Lisa Cook dal suo incarico come membro del consiglio della banca centrale.

Per ora il presidente della Fed, Jerome Powell, ha mantenuto la schiena dritta, ribadendo che la politica monetaria non segue un percorso predeterminato, che i membri del FOMC si basano sulla valutazione dei dati, delle implicazioni per le prospettive economiche e dell’equilibrio dei rischi tra occupazione e inflazione. Del resto, che la Fed mantenga la propria indipendenza è cruciale per la sua credibilità sui mercati. Sta di fatto che il mandato di Powell - nominato dallo stesso Trump nel 2017 - scadrà a maggio del 2026 e la Casa Bianca potrebbe scegliere un presidente che persegua una politica più accomodante (ultimamente, si ipotizza lo stesso Miran).


A che punto sono i tassi di interesse?

Negli ultimi anni i tassi sono cresciuti molto per fermare l’aumento dell’inflazione che ha colpito tutte le economie occidentali a seguito della pandemia di Covid. Ma a partire dallo scorso anno si è registrato un parziale cambio di passo su entrambe le sponde dell’Atlantico. Da luglio 2024 la Banca Centrale Europea ha abbassato i tassi di interesse per otto volte consecutive, quasi dimezzandoli (a luglio 2025 si è presa una pausa, confermata poi nel meeting di settembre); la FED invece li ha abbassati tre volte, e una quarta è arrivata in occasione della riunione di settembre, stanti un’economia resiliente e un’inflazione sì in discesa, ma più lenta a rientrare rispetto a quella del Vecchio Continente).

Nella riunione di settembre, il Comitato ha deciso di abbassare il range obiettivo per il tasso sui fondi federali di un quarto di punto percentuale, al 4% dal 4,25%(1). Tutti a favore tranne uno: lo stesso Miran, che in linea con la visione dell’amministrazione USA avrebbe voluto un ribasso ben più consistente, di 50 punti base. La divergenza non fa che confermare le tensioni tra la Fed di Powell e la presidenza Trump. 

In attesa di vedere come evolverà la situazione, ricapitoliamo quali sono i compiti e le funzioni della Fed, l'autorità che decide la politica monetaria degli Stati Uniti d'America.


Come funziona la Fed?

Fondata nel 1913, la Federal Reserve ha cinque funzioni chiave, come si legge sul sito web dell’istituto:

  • Politica monetaria. Attraverso la regolazione dei tassi di interesse, la Fed deve assolvere a un doppio mandato: garantire la piena occupazione e mantenere la stabilità dei prezzi.
  • Stabilità del sistema finanziario. Monitora i rischi sistemici a livello nazionale e internazionale, intervenendo se necessario per prevenire instabilità finanziarie.
  • Supervisione delle istituzioni finanziarie. Vigila sulla solidità delle banche del Paese e sul sistema finanziario in generale. Funge inoltre da banca delle banche commerciali, che vi si possono rivolgere per contrarre prestiti, e opera come prestatore di ultima istanza per le banche in difficoltà e come custode delle riserve bancarie.
  • Sistemi di pagamento. Garantisce sicurezza ed efficienza nei pagamenti: dalla distribuzione di contanti e assegni ai servizi elettronici.
  • Tutela dei consumatori. Attraverso supervisione, ricerca e normativa, promuove la protezione dei cittadini.


La struttura organizzativa

La Fed è composta da un organo governativo centrale, il Board of Governors, di cui fanno parte sette membri nominati dal presidente e confermati dal Senato, con un mandato di 14 anni. Ci sono poi 12 Federal Reserve Bank regionali, che operano in diverse aree geografiche, svolgendo funzioni operative, di ricerca e supervisione, mantenendo un collegamento con l’economia. Infine, c’è il “braccio operativo” della Fed, il Federal Open Market Committee (FOMC): si tratta del comitato che prende le decisioni sui tassi ed è composto dai membri del Board e da cinque presidenti delle Reserve Banks (incluso di diritto quello di New York).


Un istituto indipendente

E veniamo al tema dell’indipendenza: fin dalla sua nascita, la Federal Reserve è stata concepita come istituzione indipendente dal potere politico. Fino agli anni ’70, tuttavia, questa autonomia era solo formale, mentre nel concreto la banca centrale era molto esposta a pressioni politiche. Dopo la crisi inflazionistica degli anni ’70, e con la nomina di Paul Volcker a governatore della banca centrale nel 1979, l’indipendenza operativa della Fed è diventata un principio cardine del suo funzionamento.

Ora questa libertà da influenze politiche sulle decisioni sui tassi d'interesse – ritenuta fondamentale affinché la Fed possa gestire efficacemente l'inflazione – sembra vacillare.

Non resta che monitorare la situazione, mantenere i nervi saldi e stare a vedere cosa succederà. Quel che è certo, dal punto di vista di un consulente finanziario, è che la pressione esercitata dall’esecutivo statunitense mette in evidenza come i mercati possano essere condizionati non soltanto dai dati macroeconomici, ma anche dalle dinamiche di governance e dagli equilibri di potere tra istituzioni. In uno scenario globale che resta incerto, la capacità di interpretare correttamente il comportamento della Fed e di anticiparne le mosse diventa dunque un vantaggio competitivo essenziale per chi deve orientare le scelte di investimento dei propri clienti.


1) Federalreserve.gov



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