19 settembre 2023

Incentivo contributivo per consulenti finanziari under 30

Pubblicato in: Financial Advise

Nel 2050 la quota di individui sopra i 65 anni sarà pari al 34,9% della popolazione, oltre dieci punti percentuali (23,5%) in più rispetto al 2021. Questo dato basta da solo a far capire quale sarà la situazione del sistema della previdenza complementare italiana tra qualche tempo, con troppi pensionati da sostenere rispetto ai lavoratori che versano i contributi.
Per mettere un freno a questa tendenza demografica, che riguarda a macchia di leopardo un po' tutto il mondo occidentale e moltissimi settori, nasce la nuova misura accolta come emendamento al DL Lavoro. I destinatari della misura sono i giovani consulenti finanziari under 30, esonerati per un anno dal versamento dei minimi contributivi a Enasarco.
Grazie all’impegno delle Associate ad Assoreti che hanno deciso di garantire, per pari durata, il rapporto contrattuale, la misura approvata potrebbe contribuire a innalzare il livello occupazionale nel nostro Paese. E, al tempo stesso, sostenere le esigenze della cosiddetta “ageing economy”, un’economia sempre più parametrata su classi d’età più in là con gli anni.



Doris: “Così favoriamo l’evoluzione generazionale del settore” della consulenza finanziaria

Il 6 giugno 2023, quando il DL Lavoro era in discussione al Senato, Massimo Doris, in qualità di presidente di Assoreti, e Alfonsino Mei, in veste di presidente dell’ente previdenziale Enasarco , hanno partecipato all’evento “Consulenza finanziaria e previdenza complementare, tra trend demografici e ricambio generazionale” . In tale occasione è stata presentata la proposta normativa, alla presenza dei sottosegretari di Stato Claudio Durigon (ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e Federico Freni (ministero dell’Economia e delle Finanze).
Per Doris, “la misura conferma la sensibilità del sistema nell’incoraggiare soluzioni a favore dell’evoluzione generazionale del settore. L’impegno di Assoreti nel sostenere meccanismi di entrata delle nuove generazioni vede direttamente coinvolte le Associate nel garantire stabilità di carriera dei più giovani nel mondo della consulenza, specialmente nella fase più critica, quella di avvio all’attività” .
Per Alfonsino Mei, presidente di Enasarco, “al di là dell’ampliamento della base contributiva, è importante la funzione sociale in senso ampio che le casse di previdenza possono svolgere nel sistema Paese” .



Consulente finanziario? Iscritto alla previdenza complementare il 34,7% della forza lavoro

A illustrare il contesto in cui è nata la nuova legge è stato il professore ordinario di Teoria e Politica Monetaria alla Luiss, Giorgio di Giorgio, presentando i risultati della ricerca che Assoreti ha commissionato al CASMEF (Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari della Luiss). I dati evidenziano come l’attuale tendenza demografica del Paese sia una componente determinante delle politiche economiche attuali e future, specialmente in ambito previdenziale.
Gli iscritti a formule di previdenza complementare risultano, infatti, solo 8,7 milioni, pari al 34,7% della forza lavoro, per un risparmio pensionistico di circa 213 miliardi di euro, corrispondente al solo 4% delle attività finanziarie delle famiglie italiane .
Da qui l’importanza strategica del settore del risparmio gestito, che dal canto suo ha tutto l’interesse non solo a incentivare i giovani under 30 interessati a intraprendere l’attività di consulente finanziario, ma anche a valorizzare le competenze professionali di quelli che già operano presso un intermediario (chi ha meno di 30 anni attualmente rappresenta il 3,5%).
La novità legislativa dimostra dunque la volontà di puntare sui giovani, con un incentivo – per ora annuale – che dovrebbe rendere più conveniente l’entrata nella professione. Una dimostrazione di fiducia da parte delle imprese del settore.
“Quello di oggi”, ha commentato il presidente di Assoreti Massimo Doris, “è un segnale importante e di incoraggiamento per i professionisti di domani, espressione di consapevolezza da parte del sistema del periodo storico attuale, ma anche di proficua collaborazione con tutti i soggetti e le istituzioni coinvolte per incentivare l’occupazione giovanile, specialmente in un settore – come il nostro – che contribuisce al valore del risparmio del Paese”.



Una scommessa non solo per la professione dei promotori finanziari, ma per l’intero Paese

Puntare sui giovani non è solo una sfida generazionale per la professione, ma è anche una scommessa per un miglior risparmio nel nostro Paese: all’ingresso sul mercato di giovani professionisti, uomini e donne, si accompagna infatti la comparsa sulla scena di nuove generazioni di risparmiatori, che hanno molto da decidere e anche molto da imparare.
Professionisti e giovani investitori possono crescere insieme, a tutto vantaggio di una gestione accurata, attenta e profittevole dei patrimoni e del risparmio.


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