“Gestisci il tuo denaro, semina il tuo futuro”: la sfida della Global Money Week
Nel suo più recente Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane, Consob lo ha detto forte e chiaro. “Sebbene in lieve crescita, le conoscenze finanziarie non sono ancora sufficientemente diffuse né rispetto ai concetti di base, né rispetto agli strumenti finanziari, né rispetto alle dimensioni del rischio finanziario”. Stando ai dati Consob:
• la nozione di diversificazione è compresa solo dal 50% degli intervistati;
• la quota di risposte corrette a domande su conto corrente, azioni, obbligazioni e fondi comuni di investimento rimane al di sotto del 60%;
• in particolare, la percentuale di intervistati che ha familiarità con le nozioni di rischio di credito, di mercato e di liquidità oscilla tra il 20% e il 49%.
C’è però una nota positiva: gli investitori sembrano sempre più consapevoli della necessità di migliorare le loro competenze, dal momento che nel 66% dei casi – dato in crescita di ben 10 punti percentuali rispetto al 2021 – si dichiarano disposti ad approfondire temi utili per le scelte finanziarie più importanti.
Approfondire con chi? Il riferimento più frequentemente indicato sono gli intermediari, oltre alle istituzioni pubbliche e alla scuola. Dal canto loro, intermediari, istituzioni pubbliche e scuola si stanno già da tempo adoperando per proporre iniziative volte ad accrescere le conoscenze e le competenze degli italiani. Dal 20 al 26 marzo, per esempio, si è svolta l’11esima edizione della Global Money Week, dedicata all’educazione finanziaria dei giovani.
Global Money Week: l’importanza di imparare a gestire il denaro
Come suggerisce il nome, la Global Money Week è un’iniziativa diffusa a livello mondiale e promossa dall’OCSE: oltre 175 i Paesi partecipanti. Dal suo avvio, nel 2012, ha coinvolto oltre 50 milioni di giovani, che ne rappresentano il principale target. In Italia è coordinata dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (Comitato Edufin), con il contributo organizzativo della Banca d’Italia.
Del Comitato Edufin sono membri il ministero dell’Economia e delle Finanze, il ministero dell’Istruzione e del Merito, il ministero delle Imprese e del Made in Italy, il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la Banca d’Italia, la Consob, la Covip, l’Ivass, l’Ocf e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti.
E proprio l’appuntamento proposto dal Comitato Edufin, tenutosi presso la sede di Unioncamere, ha segnato l’avvio di questa settimana dedicata come sempre alla sensibilizzazione dei giovani circa il tema della corretta gestione del denaro.
A seguire, istituzioni pubbliche e private, associazioni, università, scuole ed enti di ricerca hanno coinvolto i destinatari della manifestazione in quasi 300 iniziative di educazione finanziaria sul tema dell’edizione di quest’anno, che è stato “Gestisci il tuo denaro, semina il tuo futuro”. A sottolineare il forte legame tra la gestione delle finanze e il futuro in ottica di sviluppo sostenibile, attento all’ambiente e alla società.
Laboratori per i più piccoli e spettacoli per i più grandi
Moneta, strumenti di pagamento, risparmio, pianificazione finanziaria, investimenti, assicurazioni, ma anche, guardando al futuro, previdenza, ambiente e sostenibilità: sono stati questi gli argomenti raccolti nel calendario della Global Money Week italiana.
E siccome la corretta e consapevole gestione del denaro è un po’ come l’igiene dentale – bisogna cominciare da piccoli – per i più piccoli sono stati previsti laboratori didattici dedicati, per esempio, alla gestione del budget di un amico immaginario. Per i più grandi, invece, webinar, convegni, lezioni, video tutorial, spettacoli teatrali, sfide e quiz in presenza e online.
Venerdì 24 marzo, per esempio, Consob ha proposto lo spettacolo “Occhio alle truffe! Finanza in palcoscenico”, per illustrare agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado i meccanismi psicologici di cui bisogna essere consapevoli e le precauzioni da prendere per evitare di cadere vittime di truffe.
L’attore e regista Massimo Giordano interpreta Charles Ponzi, il truffatore italiano che nel 1920 raccolse 15 milioni di dollari da circa 40mila investitori utilizzando uno schema che da allora porta il suo nome e che a tutt’oggi è replicato spesso e volentieri – purtroppo – con successo, anche attraverso posta elettronica e web. Il testo è di Nadia Linciano (Consob) e Massimo Giordano.
Daniela Costa e Paola Soccorso della Consob hanno poi illustrato i meccanismi psicologici di cui bisogna essere consapevoli e le precauzioni da prendere per evitare di finire nella trappola.
Durante tutta la settimana è stato poi possibile partecipare alle iniziative per le scuole realizzate dalle filiali della Banca d’Italia e informarsi su “Economia in Gioco”, progetto didattico pensato dall’Organismo di vigilanza e tenuta dell’Albo unico dei consulenti finanziari per gli studenti delle scuole primarie. Per finire, la Global Money Week ha ospitato le fasi regionali dei Campionati italiani di economia e finanza aperti alle scuole secondarie di secondo grado e organizzati dal ministero dell’Istruzione e del Merito.
Scelte più consapevoli per un risparmio più sano
“Aiutare i giovani a seminare il loro futuro è uno dei migliori investimenti che il Paese possa fare”, ha affermato la direttrice del Comitato Edufin Annamaria Lusardi. “L’educazione finanziaria per i giovani riguarda tutti ed è un potente strumento di crescita, equità e inclusione. Ci auguriamo che questa settimana serva a far partire tante iniziative nelle scuole che possano poi continuare nel tempo. Abbiamo inoltre voluto dare il via a questa undicesima edizione nella sede di Unioncamere perché l’educazione finanziaria serve anche per sviluppare l’imprenditorialità, e le piccole e medie imprese sono il target di riferimento del Comitato Edufin nel 2023” .
E se per i giovani e giovanissimi – Gen Z e Gen Alpha, diciamo – possono scendere in campo le scuole, è anche vero che, come diceva quella famosa trasmissione nei primi anni della tv in bianco e nero, per i più grandi “non è mai troppo tardi”.
Al loro fianco possono mettersi gli intermediari e in particolar modo i consulenti finanziari che, forti della loro autorevolezza e del rapporto di fiducia che si instaura col tempo, possono accompagnare gli investitori non solo verso scelte più giuste ma anche e soprattutto verso scelte più consapevoli, per un risparmio più sano, anche per il Paese.