Dai consulenti finanziari ai clienti: le 10 regole Anasf
Dieci regole d’oro da condividere con i propri clienti: le ha messe a disposizione dei consulenti, mediante il suo sito web , l’associazione Anasf, per far sì che i consulenti finanziari possano poi condividerle con i loro assistiti. L’obiettivo – in una fase nella quale ogni investitore si trova a dover prendere decisioni patrimoniali nell’ambito di un contesto economico profondamente trasformato dalla pandemia, dalla ripresa dell’inflazione e dalla crisi energetica – è andare oltre il comprensibile senso di disorientamento e gestire i risparmi con la dovuta serenità.
Prendere decisioni d’investimento con la dovuta serenità
Certo, non è facile: chiunque lavori nella consulenza finanziaria conosce bene i dubbi che imperversano nella mente dei clienti in una fase tanto delicata. Meglio tenere i risparmi liquidi? È forse opportuno riscoprire i classici beni rifugio? O non è forse il caso di mettersi alla ricerca di opportunità sui mercati? E come diversificare il portafoglio per proteggersi dall’inflazione? Ma sa anche che, nel tentativo di trovare risposta a questi interrogativi, ogni cliente rischia di cadere in qualche trappola comportamentale.
L’assistenza professionale di un consulente finanziario può decisamente fare la differenza, come del resto confermava già prima dell’estate il terzo Rapporto Assogestioni-Censis “Investire di più, investire nell’economia reale” . Ed è proprio per affiancare il consulente in questo lavoro che Anasf ha deciso di proporre le sue dieci regole, da portare all’attenzione degli investitori.
Anasf consulenti finanziari: le 10 regole per una corretta gestione patrimoniale
“L’associazione dedica da sempre una particolare attenzione ai temi della tutela dei risparmiatori e alla diffusione di una maggiore consapevolezza rispetto alle loro scelte di investimento”, spiega Anasf sul suo sito web . Ed ecco quindi il decalogo “per investire consapevolmente e diffondere tra i risparmiatori i consigli utili per una buona pianificazione, con l’obiettivo di accrescere le loro competenze economiche e sociali”. Andiamo a scoprire le dieci regole di Anasf (Associazione Nazionale Consulenti Finanziari).
“Pianifica oggi per il tuo domani”
È importante ricordare ai propri clienti di pianificare con logica e metodo, “tenendo conto degli obiettivi di investimento ordinati secondo il ciclo di vita, dell’orizzonte temporale e della tolleranza al rischio”.
“Mantieni la rotta”
Ogni consulente finanziario sa che nelle scelte di investimento l’emotività è una cattiva consigliera, specialmente nei momenti più complessi. E può dare luogo a comportamenti non corretti e non coerenti con gli obiettivi e il profilo dell’investitore. Sono le trappole comportamentali alle quali facevamo cenno prima. Occorre quindi ricordare al cliente che è invece fondamentale definire l’obiettivo – o gli obiettivi – dei propri investimenti e a ciò continuare ad attenersi, mantenendo la rotta.
“Diversifica sempre”
È la base. Diversificare, come sa bene chi è del mestiere, “è l’esatto contrario di concentrare o scommettere”. Ed è il metodo più giusto, ricorda Anasf, “per ripartire il rischio specifico”. Perché “un portafoglio efficiente si basa su strategie che si muovono con intensità e direzioni diverse”.
“Dài valore al tempo”
Premesso ciò, è bene ricordare ai propri clienti di stabilire il giusto orizzonte temporale per i propri investimenti. Il motivo? “Un portafoglio ben pianificato riduce la volatilità ed esprime il suo valore nel tempo”.
“Dài valore al rischio”
Gli addetti ai lavori lo sanno, gli investitori non sempre: sono attirati dall’idea di rendimento ma vorrebbero ottenerlo a rischio zero o quasi. E invece, come recita il vecchio adagio, in finanza non esistono pasti gratis. È la regola: se si punta a un maggior rendimento potenziale, si deve accettare una maggiore dose di rischio. “Rischio e rendimento sono le facce della stessa medaglia”, scrive Anasf. E dopotutto, “la volatilità dei mercati spesso crea opportunità”.
“Verifica le fonti”
È fondamentale che l’investitore ricordi di verificare l’autorevolezza di ogni informazione, facendo sempre riferimento a comunicati e documenti ufficiali. Tenendo presente che un intermediario tra il linguaggio spesso poco accessibile di questi documenti e l’investitore c’è: è, per l’appunto, il consulente finanziario.
“Segui il tuo stile”
La consulenza si fonda sul principio della personalizzazione del servizio, sottolinea Anasf. Ne consegue che ciò che può essere indicato per un risparmiatore, può non esserlo per un altro. Occorre quindi evitare l’effetto gregge: se un certo investimento lo ha sottoscritto il cognato, la zia, il collega, la capa, non è detto che per questo sia la soluzione da non perdere. A ciascuno i suoi strumenti finanziari, mentre non esistono strumenti finanziari validi per tutti.
“Monitora i tuoi investimenti”
Occorre poi verificare con il cliente, con una certa regolarità, la sua posizione finanziaria, sia in periodi favorevoli sia in quelli di elevata volatilità: è bene che la pianificazione finanziaria effettuata sia davvero in linea con i suoi obiettivi.
“Usa la tecnologia”
Ognuno ha sempre più strumenti per approfondire le sue conoscenze e, soprattutto, per rimanere in contatto con il suo consulente finanziario. Ricordate anche questo ai vostri clienti.
“Scegli il tuo pilota”
Meglio lasciar perdere il “fai-da-te” e affidarsi a un professionista serio e preparato. Come ci si affida a un medico per risolvere un problema di salute o a un avvocato per fare luce su una questione legale, allo stesso modo ha senso rivolgersi a un consulente finanziario per scegliere i propri investimenti.
Fatelo presente ai vostri clienti: l’assistenza di un consulente finanziario è il migliore approccio alla gestione dei propri risparmi.