03 giugno 2021

Doppia sfida generazionale a ConsulenTia e nell’evento Assoreti

Pubblicato in: Vademecum

Una doppia sfida: si presenta così il delicato passaggio di testimone dai più maturi alle nuove leve del risparmio. Sia lato professionisti, sia lato investitori. E siccome la sfida è duplice e non poco complessa, recentemente se ne è parlato in ben due eventi, organizzati dall’associazione nazionale dei consulenti finanziari Anasf e dall’associazione delle società per la consulenza agli investimenti Assoreti. Iniziamo dal primo in ordine di tempo.


Una ConsulenTia dedicata ai giovani e all’innovazione

Quella del 13 aprile è stata la seconda edizione di ConsulenTia del 2021. Digitale, com’è d’uso in questi mesi di pandemia. Incontro virtuale, quindi, ma non per questo meno denso. Tema: “Quando l’energia incontra il futuro”. Svolgimento: i giovani consulenti finanziari come ponte ideale tra finanza ed economia reale nel futuro. Oltre 800 i partecipanti all’evento online, che come sempre ha messo insieme un momento di riflessione dedicato alle prospettive della consulenza finanziaria e una serie di approfondimenti sui mercati a cura delle società di gestione.

I temi della consulenza e dell’accesso dei giovani alla professione hanno riunito intorno alla tavola rotonda le idee e i punti di vista del presidente di Anasf Luigi Conte e di protagonisti di spicco del mondo economico-finanziario. Tra questi Emanuela Giacomini, professoressa di Economia degli intermediari finanziari dell’Università di Macerata, Francesca Nonino, responsabile comunicazione web per il mercato russo e americano di Nonino Distillatori, Nicola Ronchetti, fondatore e ceo di Finer, e Marco Tofanelli, segretario generale di Assoreti.

Una traccia importante è arrivata anche dal mondo politico, rappresentato dalla senatrice Fiammetta Modena (quinta Commissione Bilancio del Senato della Repubblica) e dall’onorevole Massimo Ungaro (sesta Commissione Finanze della Camera dei Deputati). La moderazione affidata ad Andrea Cabrini, direttore di Class CNBC. Una delle domande di partenza è stata: in Italia si affronta o no il tema del passaggio generazionale?


Il passaggio generazionale? Può attendere (o forse no)

Lato clienti, non tantissimo. Secondo i dati forniti da Ronchetti, solo il 17% degli intervistati ha risolto il problema del passaggio di testimone, a fronte di un 49% che non l’ha ancora risolto e di un 34% che non l’ha ancora nemmeno affrontato. Un numero veramente basso, specialmente nel confronto con l’estero: contro il nostro 17%, infatti, svetta il 34% dell’UE, il 42% degli States e il 50% del Regno Unito.

Ma occorre anche una transizione verso una nuova generazione di consulenti finanziari, in grado di svolgere una professione che si è evoluta nel tempo. E che consiste sempre di più nell’affiancare i risparmiatori nella gestione a tutto tondo del proprio valore patrimoniale. Compreso quello aziendale. Un’assistenza in tal senso sembrerebbe decisiva, anche solo considerando che – come sottolinea Ronchetti – oggi solamente il 30% delle imprese familiari italiane sopravvive al proprio fondatore e appena il 13% arriva alla terza generazione.

E nel settore della consulenza finanziaria come procede il passaggio generazionale? Secondo il presidente Anasf, il settore “è chiamato a collaborare oggi più di prima nel favorire l’ingresso di giovani colleghi e colleghe che potrebbero prestare servizio all’attività”. Già, ma come?


Le regole per favorire il ricambio generazionale

L’onorevole Ungaro ha messo in evidenza l’importanza di alcuni processi, fra i quali il rapido accesso alle professioni tramite lauree abilitanti, il ruolo svolto dai consulenti finanziari e l’educazione finanziaria dal liceo all’università, per fare in modo che gli italiani diventino sempre più risparmiatori e investitori consapevoli. Anche per la professoressa Giacobini “la formazione dei giovani e l’educazione finanziaria rimangono il punto nodale per far conoscere la professione e avviarvi gli studenti con le giuste competenze”. Il contatto diretto dei ragazzi con consulenti finanziari e reti è fondamentale per avvicinarli consapevolmente alla professione.

“Le reti hanno già cominciato a inserire giovani risorse con incentivi e programmi di formazione e di tutoring”, ha segnalato Tofanelli. E le convenzioni attivate con le università per lavorare sulla formazione dei consulenti finanziari e rispondere ai requisiti di conoscenza e competenza richiesti da Consob e dall’ESMA confermano la volontà del settore di investire in questo percorso di crescita.



Passaggio generazionale: il punto di vista delle reti

Il tema del passaggio di testimone alle nuove leve è stato al centro anche dell’evento digitale promosso da Assoreti in collaborazione con Eumetra e con TIM in qualità di main partner: in quest’occasione si è parlato del progetto “New Generation Plan”, che unisce le reti dei consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede nel supporto di quello che ambisce a diventare il più grande ricambio generazionale del settore.
All’evento digitale, che si è svolto il 27 aprile, hanno partecipato Paolo Molesini, presidente di Assoreti, e Fabrizio Fornezza, partner Eumetra. Il ricambio generazionale, su cui da tempo si insiste, oggi pare avere finalmente una concreta possibilità di realizzarsi. Il consulente over 65, con decine di anni di esperienza alle spalle, ha un portafoglio medio di circa 30 milioni di euro e può costituire una guida e un’opportunità per più di un giovane. Una nuova generazione chiamata a contribuire nei fatti allo sviluppo sostenibile del Paese e all’accelerazione del processo di digitalizzazione nella relazione con il cliente.

“La professione dei consulenti finanziari ha alle spalle decenni di crescita e anche quest’anno ha dimostrato resilienza e capacità di attrarre investimenti”, ha dichiarato Molesini. “Il patrimonio della consulenza rappresenta sempre più, anche per volumi, un patrimonio nazionale da preservare a tutela dei clienti e a beneficio del Paese. Questo percorso sarebbe oggi inimmaginabile senza il contributo dei giovani. Le reti sono pronte a dar vita al più grande ricambio generazionale, che si tradurrà in un impatto sociale importante per il Paese, non solo in termini di occupazione ma anche di qualità e diffusione del servizio offerto agli italiani”. Ecco perché Assoreti ha lanciato il New Generation Plan. “I giovani”, ha sottolineato il presidente di Assoreti, “vanno aiutati e sostenuti nella scelta di questa professione”.

Fornezza, dal canto suo, ha notato che “la ripresa del Paese sta così a cuore agli italiani, risparmiatori e investitori, che in molti sono disposti a investirci i propri risparmi. Ma per farlo in modo intelligente, oculato e attento ai bisogni della famiglia, sentono il bisogno di un supporto e una consulenza di qualità. Una consulenza di qualità che sta assumendo caratteri molto più articolati rispetto a quella di un tempo”. Il focus si sta riconfigurando: dal portafoglio alla persona, con i suoi bisogni e progetti. E nel contesto di una società e di un’economia che, per il benessere di tutti, devono diventare sostenibili. “I migliori consulenti sono già oggi in grado di erogare questa consulenza di qualità. Ma una nuova generazione di giovani consulenti deve trovare spazio e questa nuova generazione deve già nascere con la passione, la sensibilità e la competenza per questo nuovo ruolo”.



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