Educazione finanziaria: ecco un test per comprendere le conoscenze dei clienti
Un minimo di alfabetizzazione finanziaria può davvero fare la differenza quando si investe. Conoscere i concetti base della finanza – a partire da semplici concetti matematici che in definitiva governano anche il settore degli investimenti – può essere molto utile non solo per fare scelte informate, ma anche per comunicare meglio i propri obiettivi e bisogni al consulente finanziario di riferimento.
Storicamente, però, in Italia il livello medio di alfabetizzazione finanziaria è inferiore alla media dell’area OCSE. Uno studio condotto nel 2020 proprio dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico “incorona” l’Italia addirittura come il Paese con il più basso livello di alfabetizzazione finanziaria.
In particolare, stando all’indagine – che ha sottoposto al campione rappresentativo tre domande con grado di complessità leggermente crescente riguardo il funzionamento del tasso di interesse – solo un italiano su due ha dimostrato una conoscenza basilare di questo concetto.
Un test per mettere alla prova conoscenze e competenze
Partendo da questo presupposto, la Consob mette a disposizione di tutti, nella sua area pubblica, un test di educazione finanziaria per testare le proprie conoscenze e competenze. Il test è suddiviso in tre livelli, ciascuno composto da 10 domande a risposta multipla.
• Il livello base, che comprende concetti economico-finanziari di base, abilità logico-matematiche e principali caratteristiche dei prodotti finanziari più diffusi.
• Il livello intermedio, che si concentra invece su rischi e rendimenti, prodotti e mercati e presidi a tutela dell’investitore e che già presuppone quindi un più alto grado di consapevolezza.
• Infine, il test di livello avanzato, che riguarda tematiche come intermediari, mercati e prodotti finanziari.
Si tratta di un quiz tutto sommato rapido da completare, ma efficace nel fotografare il proprio livello di conoscenze finanziarie. Una volta completato il test, tra l’altro, la Consob permette di controllare i propri errori e crea un grafico in cui evidenzia la percentuale di risposte esatte per ciascuna tematica trattata.
È uno strumento potenzialmente molto utile anche per un consulente finanziario. Sottoponendo il test ai suoi clienti, infatti, il professionista può facilmente individuare le aree in cui si riscontrano le maggiori lacune e dove quindi il suo affiancamento può rivelarsi più decisivo.
Perché è così importante aiutare l’investitore a migliorarsi?
“L’educazione finanziaria rappresenta un obiettivo fondamentale per l’Italia tutta: educare da un punto di vista economico e finanziario i nostri giovani significa poter offrire loro degli strumenti in più per lo sviluppo della loro professionalità, della loro imprenditorialità e del loro essere cittadini consapevoli”, ha di-chiarato di recente il sottosegretario al ministero dell’Economia e Finanze, Lucia Albano , ripercorrendo in occasione di un evento i dati del Rapporto Edufin 2022 dal titolo “Educazione finanziaria: strumento d’orientamento in tempo d’incertezza”.
Aiutare i risparmiatori-investitori a padroneggiare i concetti base della finanza significa fornirgli gli strumenti necessari a capire e comunicare meglio i loro bisogni e i loro obiettivi, a comprendere a fondo le proposte e le spiegazioni dei consulenti finanziari che li seguono e a prendere, di conseguenza, decisioni pienamente e realmente consapevoli.
Alla luce del rapporto di fiducia che nel tempo si instaura tra consulente finanziario e cliente, proprio il consulente finanziario può rappresentare un primo presidio per migliorarsi e migliorare le proprie conoscenze e competenze. A beneficio di tutti.