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Vademecum

Consulenti Finanziari: Come Diventare più Digital

L’esperienza della pandemia ha fatto capire un po’ a tutti che essere digital conviene. La professione dei consulenti finanziari, si sa, è fatta di relazioni umane e l’esperienza del distanziamento sociale ha costretto molti professionisti a reinventarsi per mantenersi a stretto contatto con il cliente.

Ci è riuscito meglio - o comunque ha fatto meno fatica - chi aveva già una dimestichezza con i mezzi tecnologici. In tal senso avere padronanza delle piattaforme messe a disposizione dalla mandante aiuta, ma la promozione di sé attraverso i social network può dare una marcia in più.

Così come essere a conoscenza di applicazioni veramente utili per l’operatività quotidiana di un professionista. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’utilizzo dei social network.




Dove si raggiunge il cliente di domani (e non solo)

Durante la pandemia, diversi consulenti finanziari hanno intensificato la loro attività di divulgazione sui social network. C’è chi ha migliorato le proprie conoscenze partecipando a decine di webinar, chi ha scoperto le potenzialità dei vari programmi di videoconferenza e chi ha creato piccole comunità dove dialoga con i clienti, commentando i principali fatti macroeconomici del momento.

L’era digitale ha portato strumenti potenti e non c’è limite alla creatività con cui si possono utilizzare. Del resto, dovete pensare che i Millennial (quelli nati tra gli anni Ottanta e la prima metà degli anni Novanta) a breve saranno la generazione dominante.

E che, poco più tardi, verrà il turno della Generazione Z, quella formata dai giovanissimi che non hanno mai vissuto in un mondo senza social network.




Sui social conta più di tutto una qualità: la costanza

Secondo un sondaggio condotto nel 2019 da Broadridge Financial Solution, intitolato “evolving social behaviors are reshaping the client-advisor relationship”, l’89% degli intervistati Millennial e il 59% dei Gen X (i nati tra il 1965 e il 1979) hanno detto di non vedere sotto una cattiva luce che il proprio consulente finanziario li segua su una o più piattaforme social.

LinkedIn, Facebook o Twitter sono solitamente più utilizzati per questo intento, visto che sono frequentati da un’utenza di età media potenzialmente interessante per un consulente.

Perché, dunque, non imparare a utilizzarli per ampliare il proprio giro di clientela? Si può fare, ma bisogna anticipare che non è facile ed è piuttosto impegnativo.

Infatti, chi va per la maggiore sui social network, i cosiddetti influencer, a prescindere da quello di cui si occupano hanno in comune una cosa: la costanza.

Bisogna pubblicare contenuti a cadenze regolari. Inoltre, se si vuole avere successo sui social, bisogna essere preparati al fatto che, almeno all’inizio, non si avrà un seguito esaltante.




Osservare come fanno gli altri può aiutarvi

Prendere spunto dai colleghi attivi sui social e da chi ha già una propria rete può essere un buon punto di partenza. Una volta che avete capito come funziona, però, dovrete trovare un vostro stile. L’importante è non produrre contenuti inutilmente prolissi - questo vale per i video come per i testi - e che siano portatori un pensiero compiuto. Ogni social, inoltre, ha un linguaggio suo.

Non è detto che un contenuto pensato per Facebook vada bene anche per LinkedIn o per Twitter. Quindi il consiglio è: passate tempo sui social, osservate come fanno gli altri e poi replicatelo aggiungendo qualcosa di vostro.

Se poi avete intenzione di pubblicizzare il vostro profilo o i vostri post con campagne anche da poche decine di euro, questo potrebbe aiutarvi a crescere e avere maggiore visibilità.




Non solo social: alcune app utili per il lavoro

Il percorso verso la normalità sarà lungo e, magari, alcuni clienti avranno timore a incontrare persone e a entrare negli uffici. In questo senso, avrete sicuramente sentito parlare di Zoom, l’applicazione delle videoconferenze che in questa pandemia ha spopolato.

Ecco, vedere un volto - al posto di una fredda telefonata - può essere d’aiuto nel ripristinare una certa normalità col cliente: quindi imparate a usare, bene, le app di questo tipo (anche Skype va bene).

Da non dimenticare, inoltre, l’app di messaggistica Telegram che, a differenza di Whatsapp, permette un po’ di cose in più: come l’invio di file fino a 1,5 gigabyte o la creazione di canali privati che sono a tutti gli effetti community, posti dove possono essere aggiunte le persone interessate a seguirvi e dove il consulente è l’unico che può scrivere.

Non solo: si possono fare anche gruppi fino a 200 persone dove tutti possono intervenire e i supergruppi.

Quest’ultimi possono arrivare a comprendere fino a 200 mila persone e sono regolati da moderatori: si avvicinano, per funzionamento, ai gruppi di Facebook e anche qui tutti possono interagire e condividere contenuti.

Per il trasferimento online dei file pesanti, invece, non dimenticatevi della praticità di WeTransfer.

Infine, c’è un’altra chicca per i consulenti finanziari: Calendly. Si tratta di un nuovo sistema per programmare appuntamenti, riunioni, interviste e call. Il tutto in modo più rapido, senza dover ricorrere a scambi di mail infiniti.

Questi sono solo esempi delle infinite possibilità che il mondo digitale offre. Il consulente deve solo aprire la sua mente e coglierle per avere benefici diretti anche sul suo business.


Approfondimenti Tool

Skype

Zoom

Calendly

Whatsapp desktop

Telegram desktop

NOTA DI REDAZIONE: gli argomenti e i grafici sono frutto di elaborazione interna.
 
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