27 giugno 2023

Come aiutare l’investitore a trovare opportunità oltre la crisi

Pubblicato in: Vademecum

I cambiamenti demografici e le conseguenze per il sistema previdenziale. La transizione energetica, con le leggi e i regolamenti necessari per affrontarla. I nuovi assetti geopolitici, tra guerra russa in Ucraina e ascesa cinese. L’avvento dell’Intelligenza Artificiale, con i suoi effetti sul mondo del lavoro. Senza dimenticare l’inflazione. In una tale complessità di fattori, di “policrisi”, cosa deve fare l’industria del risparmio per aiutare famiglie e imprese a gestire nel modo migliore le proprie finanze? È la domanda di fondo cui ha provato a rispondere il Salone del Risparmio 2023, svoltosi dal 16 al 18 maggio a Milano, presso l’Ala Sud dell’Allianz MiCo.
“Tra i tanti temi discussi gioca un ruolo chiave l’educazione finanziaria, che per Assogestioni, e per il nostro settore in generale, è fondamentale: poter dialogare con interlocutori che hanno consapevolezza delle proprie scelte è un traguardo che va raggiunto e verso il quale ci stiamo avvicinando. Occorre tempo, ma l’industria del risparmio gestito sente la responsabilità del ruolo sociale che ricopre” .
Con queste parole Carlo Trabattoni, presidente di Assogestioni – l’associazione che organizza e promuove l’evento – ha inaugurato l’edizione di quest’anno, intitolata “Il risparmio oltre la crisi. Accompagnare l’investitore verso scelte consapevoli”.


Incompetenze finanziarie degli italiani: i numeri

Uno degli argomenti sui quali si è focalizzata la 13esima edizione del Salone – che ha registrato oltre 22mila visitatori, tra quelli in presenza e quanti si sono collegati in streaming – è stato quello delle cosiddette “incompetenze nascoste”, ossia le dinamiche che influenzano le decisioni di investimento dei risparmiatori e che talvolta possono portare a risultati indesiderati.
Come è emerso dal rapporto realizzato da Assogestioni e Censis , il 40,9% dei risparmiatori non comprende l’effetto dell’inflazione sul potere d’acquisto, il 47,8% le ripercussioni del tasso di interesse sui prestiti bancari, il 41,6% non sa distinguere tra azioni e obbligazioni. E per il 37,4% un investimento remunerativo è solo un colpo di fortuna. Numeri che qualsiasi consulente finanziario deve tener ben presente, per poterli con competenza e pazienza correggere.
Incompetenze finanziarie così diffuse tra i risparmiatori, unite alle insicurezze sul futuro dovute ai tanti cambiamenti in atto, rendono fondamentale la consulenza degli esperti del settore del risparmio. È proprio questo il concetto sottolineato da Massimo Doris, intervenuto in avvio della kermesse come amministratore delegato di Banca Mediolanum e presidente di Assoreti.
“Nonostante periodi complessi e di incertezza, il business delle reti è andato bene proprio perché c’è incertezza e quindi la figura di un consulente finanziario diventa sempre più importante”, sono state le parole di Doris. Il quale ha anche ricordato che “le reti devono fornire ai consulenti gli strumenti e la formazione per far fronte a un mondo sempre più complesso. Siamo sulla strada giusta: negli ultimi 10 anni le banche hanno perso il 10% degli asset, le reti hanno raddoppiato” .


Ai più giovani piace il PAC

Nella tre giorni di conferenze è stato anche presentato l’Osservatorio annuale sui sottoscrittori di fondi comuni, come sempre curato dall’Ufficio Studi di Assogestioni. I risultati, aggiornati al dicembre del 2022, tracciano l’identikit degli investitori individuali italiani, che sono 11,5 milioni, con un investimento medio di 45.000 euro.
“Tra le evidenze più interessanti”, ha fatto notare Riccardo Morassut, Senior Research Analyst dell’Ufficio Studi di Assogestioni, “emerge la scelta degli investitori under 40, i Millennials e la Generazione Z, che individuano nel PAC il proprio prodotto preferito di investimento: infatti, supera il 50% la quota dei sottoscrittori più giovani che investe attraverso Piani di Accumulo. Viceversa, oltre il 70% dei Boomer sceglie di investire in un’unica soluzione (PIC)” .
Al Salone del Risparmio ha partecipato anche il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, intervenuto con un videomessaggio. “Stiamo attraversando un periodo estremamente complesso e in rapida evoluzione. La nostra economia mostra tuttavia una notevole resilienza. I dati più recenti mostrano infatti che, nonostante le difficoltà, il quadro economico è moderatamente positivo e questo è confermato dall’incoraggiante risultato del PIL nel primo trimestre dell’anno che, con una crescita congiunturale dello 0,5%, è stato tra i migliori dell’area euro”.


Le opportunità offerte dalle obbligazioni

Proprio parlando dell’Italia e della necessità di ogni risparmiatore di contrastare l’effetto dell’inflazione, Massimo Doris ha voluto sottolineare l’importanza delle obbligazioni in questo momento storico. “Il BTP è uno strumento per investire interessante. Per adesso non copre l’inflazione, ma prima o poi l’inflazione scenderà”.
Va però “affiancato ad altri prodotti, ai quali ci si approccia tramite fondi e consulenza dei professionisti” . Insomma, dietro le tante incertezze sul futuro si nascondono anche diverse opportunità. Ma per coglierle, come ha ricordato lo stesso Doris, è fondamentale la competenza degli esperti.


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